giovedì 28 febbraio 2013
mercoledì 27 febbraio 2013
27 febbraio. Cambiamenti
Una cosa simile mi è capitata l'11 gennaio 1995. Ricordo esattamente ogni particolare, il momento esatto in cui un pensiero che lentamente, sottotraccia, si era fatto strada nei mesi precedenti, all'improvviso emergeva come una certezza. Era un ribaltamento totale di molte convinzioni, un cambio - liberante - di paradigmi.
Mi è venuto in mente questo episodio poco fa, mentre riflettevo su quanto sta accadendo.
Non ho raggiunto la stessa evidenza di quel giorno di gennaio, ma le premesse ci sono tutte.
Senza un cambio di categorie non è possibile interpretare quanto sta accadendo, coglierne le potenzialità, rendere possibile il cambiamento. Lascio che questo, lentamente e inesorabilmente, accada.
martedì 26 febbraio 2013
lunedì 25 febbraio 2013
domenica 24 febbraio 2013
24 febbraio. Ripresa
La ripresa è un po' lenta, ma arrivato quasi alla fine di questa giornata, molti tasselli sono di nuovo a posto.
Stamattina c'è stato un imprevisto che lì per lì mi ha molto seccato: la tentazione era di prendermela con qualcuno che non aveva fatto bene le cose, ma percepivo che si trattava di una scusa. Quando ho accettato che non era colpa di nessuno, che sarebbe potuto succedere anche a me, ho pensato che forse oggi sono un po' più libero di molto tempo fa.
sabato 23 febbraio 2013
venerdì 22 febbraio 2013
giovedì 21 febbraio 2013
21 febbraio. Incursioni francesi
Una delle cose che più mi piace quando sono qui a Chezal è varcare il confine. Sono esterofilo, lo ammetto, e la Francia mi piace particolarmente. Qui faccio la spesa, qui - in quei piccoli dettagli che fanno la differenza - mi immergo per poche ore. Oggi ho esplorato Monetier les bains, un piccolo e bello centro termale delle Alte Alpi.
mercoledì 20 febbraio 2013
20 febbraio
In queste occasioni mi porto sempre del lavoro da fare (sempre di meno, per la verità) nell'illusione che avrò un po' di tempo libero. La previsione risulta puntualmente sbagliata e ad un certo punto mi arrendo. I ritmi veglia-sonno saltano, non senza fatica, ma alla fine sono soddisfatto.
Scopro di essere un buon organizzatore (anche sotto l'aspetto economico), e la cosa accresce la mia autostima.
martedì 19 febbraio 2013
lunedì 18 febbraio 2013
domenica 17 febbraio 2013
sabato 16 febbraio 2013
venerdì 15 febbraio 2013
15 febbraio
La giornata si è conclusa con una crisi di emicrania fortissima, ma anche questa è passata. Più importanti sono stati due incontri, uno previsto - con un ragazzo conosciuto in questi giorni con problemi di ansia e panico - e uno imprevisto a metà pomeriggio. E mi si è liberata la mattina di domani: una manna che mi permette di rallentare il passo.
giovedì 14 febbraio 2013
mercoledì 13 febbraio 2013
13 febbraio. Continue interruzioni
Il mio lavoro di oggi - urgente, concreto, necessario - è stato continuamente interrotto da colloqui con diverse persone: alcuni in calendario, altri in calendario ma dimenticati, altri imprevisti. Non è stato facile avere pazienza. Spesso mi sono arreso, altre volte ho combattuto per ritagliarmi il tempo che mi era necessario.
Oggi è caratterizzato soprattutto dalla notizia della morte improvvisa di A., ex-alunno. Un evento così è troppo faticoso da elaborare.
13 marzo. La coscienza
Cerco chiavi interpretative per comprendere cosa sta succedendo.
Un articolo de Linkiesta offre spunti molto interessanti. A partire dal titolo, volutamente provocatorio:
“Io tedesco dico: la scelta di Benedetto XVI è luterana”
Tutto l'articolo è molto interessante, ma è soprattutto un passaggio a colpirmi:
L’idea che la più alta autorità cristiana ragioni secondo la sua propria coscienza non appartiene più solo ai circoli luterani ma è stata abbracciata anche dalla Chiesa Cattolica. Non dimentichiamo che una delle controversie che hanno scatenato la Riforma si concentravano sulla relazione tra la coscienza personale e i doveri delle cariche clericali.
In tempi in cui è stato messo in discussione il Concilio, nei quali lo stesso Benedetto XVI si è fatto leader di una corrente che ha tentato una lettura di rigida continuità con la tradizione, minimalista rispetto alle novità "rivoluzionarie" del Vaticano II, questo gesto personale, limpido, libero, che attinge alla propria coscienza (questo il luogo in cui porsi "di fronte a Dio" per Ratzinger), è la rottura, implosione, il cortocircuito di questa stessa lettura.
Ratzinger, il fedele custode della Tradizione, che fa una scelta di rottura con la Tradizione, la consuetudine, la continuità.
Qui c'è una rottura con cui si deve fare i conti.
Rompere tante volte è necessario. E' liberante. Scatena novità, energie rimaste immobili. E' come un grido che finalmente riesce a venir fuori, liberatorio.
12 febbraio. Giorni strani
La neve resiste ed è più bella con questo gran sole che è tornato dopo appena un giorno di tormenta.
Sono giorni strani, la scelta del papa è dirompente.
Chi ha dato seriamente le dimissioni, almeno una volta nella vita, da un incarico importante (ed io faccio parte di questa parte di mondo) ne può comprendere alcune sfumature. Quello che appare come un atto di debolezza, di resa, ha effetti potenti e impensabili proprio da chi - liberamente - compie questo gesto.
Rivivo fatti misteriosi e provo a immaginare cosa può capitare "in grande".
lunedì 11 febbraio 2013
11 febbraio. Arriva anche qualcos'altro
Giornata indimenticabile non solo per la neve, ma soprattutto per la notizia della rinuncia del papa.
La notizia mi fa un effetto strano. Da un lato mi sembra una cosa molto naturale (ho visto il papa a dicembre e ho pensato che non avrebbe resistito per molto in quelle condizioni), dall'altro - come ogni cosa assolutamente imprevista e nuova - mi lascia un sottile senso di turbamento.
Questo 2013 si preannuncia un anno di grandi cambiamenti. Ho fiducia in qualcosa di nuovo.
domenica 10 febbraio 2013
sabato 9 febbraio 2013
venerdì 8 febbraio 2013
giovedì 7 febbraio 2013
mercoledì 6 febbraio 2013
martedì 5 febbraio 2013
lunedì 4 febbraio 2013
domenica 3 febbraio 2013
sabato 2 febbraio 2013
venerdì 1 febbraio 2013
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