venerdì 21 settembre 2012
venerdì 7 settembre 2012
Tre perle di e su Martini
Tra le tante cose lette sul cardinal Martini, ci sono tre "perle" che non voglio perdere.
La prima è una frase detta da Martini a Piero Coda, moltissimi anni fa, prima di diventare vescovo di Milano: «Ciò di cui c'è bisogno, oggi, è di rapporti di trasparenza personale».
La seconda è una frase su di lui di Vito Mancuso: «Martini è stato tra gli
esponenti più significativi di ciò che viene solitamente definito cattolicesimo
progressista, quell´ideale cioè di essere cristiani non contro, ma sempre e
solo a favore della vita del mondo. In questo egli ha rappresentato uno dei
frutti più belli del Concilio Vaticano II e di quella stagione che credeva nel
rinnovamento della Chiesa in autentica fedeltà al Vangelo di Cristo, senza più
nessun compromesso con il potere».
La terza è l'espressione del vescovo Tettamanzi nel quale si fa portavoce della chiesa di Milano nell'ultimo saluto a Martini: «Che cosa dice oggi questa santa Chiesa di
Milano?
Dice: “Noi ti abbiamo amato! per il tuo
sorriso e la tua parola, per il tuo chinarti sulle nostre fragilità e per
il tuo sguardo capace di vedere lontano, per la tua fede nei giorni della gioia
e in quelli del dolore, per la tua arte di ascoltare e di dare speranza a
tutti: a tutti!"».
Tre perle nelle quali mi sento espresso e che faccio completamente mie.
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