venerdì 19 novembre 2010

Caratteriale



Qualche giorno fa, durante i consigli di classe, la nuova collega di scienza (una signora sulla cinquantina), parlando di un ragazzo con qualche problema, ha usato la parola "caratteriale".
Per me si è trattato di una sorta di shock. Non sentivo la parola da anni: dopo un periodo in cui veniva usata e abusata come sorta di contenitore per definire caratteri difficili, al limite del patologico, la parola era completamente uscita di scena, scomparsa, sostituita da mille altre. L'irrompere della parola sulla scena è stato come entrare in una macchina del tempo. Non è stata la parola in sé a colpirmi, ma il potere, la storia, il significato che ogni parola si porta dietro.

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