giovedì 31 marzo 2011

Sei gradi




Da alcune settimane quando - verso le sei - ho la possibilità di ascoltare la radio, mi sintonizzo su RadioTre, conquistato dalle scalette quotidiane di "Sei gradi".
Mi piace riscoprire vecchi brani musicali e ancora di più conoscerne di nuovi.
Qualche giorno fa sono rimasto affascinato da typewriter e il pensiero è andato subito alla vecchia olivetti studio 44.



Il passato è una terra straniera



Ieri ho dedicato un po' di tempo a riordinare i miei spazi. E' un'operazione che compio periodicamente, per non accumulare cose inutili. Ogni volta, però, rappresenta una sorta di verifica per tutto ciò che negli anni ho conservato, credendolo utile e importante. Alla prova del tempo una gran parte di queste cose mi sono apparse oramai obsolete, prive di quel significato che un tempo mi aveva spinto alla conservazione. Ieri però la sensazione era ancora più forte: mi sentivo straniero rispetto al mio passato. Non si trattava di disagio, o di rimpianto o di qualcun'altro sentimento simile. Era piuttosto consapevolezza.

mercoledì 30 marzo 2011

Profumi di primavera



Quando alle sei sono passato per il giardino della cappuccine - dopo una giornata di pioggia - ho sentito un profumo così intenso di primavera, che mi ha messo subito di buon umore.

martedì 29 marzo 2011

Sulla porta di chiesa



Certe coincidenze sono sempre piuttosto sorprendenti.
Per una assoluta casualità ho celebrato la messa di domenica delle 18.30 nella chiesa del collegio: la prima volta in cinque anni.
All'inizio vedo entrare un mio alunno di I con i suoi genitori. La cosa mi fa piacere.
Dopo la messa la mamma viene a salutarmi e mi confida: "In questo periodo con X è proprio un disastro. Oggi lo abbiamo proprio dovuto costringere a venire a messa con noi". Rimandiamo la conversazione a martedì mattina. Il lunedì X mi incontra all'ingresso di scuola e mi dice: "Hai visto ieri come eravamo posizionati a messa? Guarda, è successo di tutto, una cosa da non dire, chissà cosa ti dirà mia madre". X mi sembra sconfitto e sconsolato. Gli dico che mi interessa moltissimo sapere il suo punto di vista.
Arriva martedì mattina insieme alla mamma di X, una signora molto brava, disponibile a mettersi in discussione. Parliamo di X e di questo fatto, e cerco di spiegarle il mio approccio non autoritario, fondato sulla stima verso l'altro e la libertà. Il discorso si fa interessante, e la signora ha l'impressione di avere esagerato. Ma non si nasce bravi genitori, tutti hanno il diritto di fare degli errori. La conversazione con X è ancora da fare, ma il pensiero a X che - giustamente - si ribella, mi ritorna continuamente.
Così, mentre celebravo la messa questo pomeriggio, ho avuto un flash.
Se Gesù tornasse oggi, Lui, durante la messa, starebbe seduto fuori, sui gradini della chiesa,  con tutti quei ragazzi che a messa non ci vogliono andare, e che i genitori, in buona fede vogliono obbligare.
E quei ragazzi, con Gesù, mentre gli adulti sono a messa, ci starebbero molto bene.

Laurea di Luca


Questo pomeriggio Luca si è laureato in economia con 110 e lode. E' stato molto brillante nel presentare la sua tesi, dedicata ai problemi di sicurezza nel trasporto commerciale marittimo dopo l'11 settembre. E' interessante quando, per caso, si conosce o si capisce qualcosa che non fa parte del nostro abituale orizzonte.
Mi ha fatto piacere esserci. Il pomeriggio primaverile dava al tutto una cornice di benessere e di gioia.




Al bar con Silvia



Stamattina Silvia mi ha invitato al fare colazione insieme, in uno dei tanti bei bar che ci sono nelle vicinanze. E' molto piacevole chiacchierare al tavolino, davanti a un cappuccino e una brioches. Tra l'altro ho finalmente detto a Silvia cosa ho imparato da lei, e intanto il clima attorno a noi era molto familiare: ogni tanto entrava nel bar qualcuno di conosciuto. Alla fine, quando siamo usciti, la nostra consumazione era già stata pagata da una persona amica. Mi ha fatto molto piacere.

La malinconia superata



Domenica sera sono tornato dal bivacco, un fine settimana con 44 ragazzi, dai 6 anni in su. Tutto è andato molto bene, ma sono arrivato così stanco a casa che sono stato pervaso dalla malinconia. Un mix di sentimenti vari che mi facevano sentire il vuoto dopo due giorni così pieni e intensi.
Poi, come ogni domenica, sono andato alla CdG, e lì ho ritrovato gli animatori con cui avevamo condiviso il bivacco, insieme ad altri amici. La serata è stata così bella, nella sua tranquillità, che mi ha completamente rigenerato. L'ho avvertito - con gioia - come un piccolo miracolo.

lunedì 28 marzo 2011

Un atto di libertà?



Non sono ancora sicuro di aver compiuto oggi un atto di libertà o se si sia trattato di un gesto di presunzione o addirittura di arroganza.
Quando ho saputo dell'elezione di A. ho sentito la spinta a scrivergli per dirgli quanto ne pensavo, e non era un messaggio di augurio.
Sulle prime non volevo inviarlo, ma tenerlo come una sorta di mio promemoria. Poi in un impeto, l'ho spedito. E' esattamente quello che penso - mi sono detto - ed è tempo di essere veritieri, di non avere paura della propria libertà. Forse qualcuno ci potrà leggere dell'altro in filigrana, e magari avrà ragione anche lui. Io ho provato a farlo come atto di libertà.

venerdì 25 marzo 2011

Le libere associazioni del 25 marzo


Nei miei pensieri era chiaro da diversi giorni che oggi sarebbe stato il compleanno di mio padre. Ma non pensavo a questo quando stamattina ho scoperto che la mia bravissima collega ha sposato un cuglieritano. Ovvio il mio riferimento a S'Archittu, insieme all'annotazione - chissà perché mi viene sempre quasi fosse uno stereotipo - della prima casa costruita da mio padre.
E non pensavo a questo quando, tra ieri e oggi, riascoltavo il brano "Typewrites" sentito ieri a "Sei gradi" su RadioTre - dialogo musicale tra una macchina da scrivere e una orchestra, e mi veniva in mente la macchina da scrivere olivetti di mio padre.
E così Arcidano, che si sovrapponeva a S'Archittu nei miei pensieri. Ma è stato un bel modo per festeggiare un compleanno.

mercoledì 23 marzo 2011

Capitolo generale



In questi giorni si svolge il nostro Capitolo generale. Sei anni fa c'ero anche io. E' passato tantissimo tempo da allora, e non parlo del tempo "cronologico".
Oggi sono ben vaccinato da ogni desiderio di essere tra coloro che decidono, da ogni seppur debole tentazione di carriera. Mi sento così libero, fortunato, felice, pensando agli sfortunati capitolari... che vorrei che questo capitolo generale in corso non finisse mai e poi mai!

Sole di marzo e tulipani



«Sono sbocciati i tulipani!» E' la notizia che mi giunge in questi giorni da più parti.
Un tempismo perfetto con la primavera.
Sono i tulipani che ho preso ad Amsterdam a fine anno. Era giorni freddi, bianchi di neve, corti.
E ora questi primi giorni di primavera sono inondati di sole, di luce, tepore: una sensazione inebriante.
Oggi al porticciolo e nella spiaggetta qui di fronte ci sono i primi bagnanti.
Tutto parla di un rilassante benessere.

martedì 22 marzo 2011

Giornate cariche



Ieri e oggi sono stati giorni molto carichi: incontri, colloqui, telefonate, situazioni impreviste da affrontare. Stranamente però tutto questo era come filtrato dalle bellissime giornate di sole che hanno caratterizzato l'inizio della primavera. Non era lo stress, o la drammaticità di certi racconti a prevalere, ma l'impressione che ormai la luce si sia fatta strada, abbia sfondato il buio e lentamente ci si prepari ad una estate particolarmente ricca.

domenica 20 marzo 2011

Lettere dall'inconscio



Sono tre notti che mi risveglio dopo sogni intricati, storie notturne inquietanti, viaggi impossibili, comparsa di personaggi da lungo tempo dimenticati.
Il mio inconscio mi scrive le sue lettere. Avrà ancora molto da dire?

sabato 19 marzo 2011

Alternativa alla grande luna



Il cielo coperto e la pioggia mi impediscono di vedere la grande luna. Peccato, ci avevo sperato e contrariamente a tante altre volte mi ero ricordato e attrezzato.
In compenso il temporale, con i suoi continui fulmini che si schiantano in mare illuminando a giorno, sono un bellissimo spettacolo alternativo.

giovedì 17 marzo 2011

Il lento avanzare verso la primavera



La pioggia di questi giorni, e la pioggerellina di oggi avevano un sapore nuovo.
Così come la lunghe giornate: oggi alle sei e mezza c'era ancora una bellissima luce.
Sento l'arrivo della primavera.

mercoledì 16 marzo 2011

Selvatico



E' quello che pensa di me (rispettosamente, affettuosamente) M: una persona selvatica.
Non avrei mai scelto per me questo aggettivo, ma dietro ci ho scoperto molte verità.

martedì 15 marzo 2011

Il tavolo da ping pong



Qualche domenica fa l'ex-nuovo-tavolo-da-ping-pong della Cdg, dopo soli due anni, è crollato a terra irrimediabilmente distrutto, vittima di troppa foga dell'ultimo giocatore, oltre che di mille altri prima di lui. Si potrebbe obiettare che il tavolo probabilmente non era abbastanza robusto per le nostre esigenze, o anche che ciò che costa poco vale poco. D'altra parte, con un po' di attenzione in più, il tavolo sarebbe durato molto più a lungo. Un bel dispiacere vedere quei ruderi in un angolo della grande stanza.
Ma non mi sono perso d'animo. Ho smontato tutti i pezzi e recuperato i due piani azzurri, una veloce puntata all'ikea per prendere qualche gamba di tavolo, la collaborazione di T. che mi ha prestato l'avvitatore, l'aiuto di Robi e di qualche altro bambino desiderosi di fare pratica con viti e affini e... il tavolo da ping pong era di nuovo in piedi, ora solidissimo e praticamente nuovo. Una bella soddisfazione.

lunedì 14 marzo 2011

Una bella serata



Serata molto bella, ieri sera, alla Cdg. Esattamente quello per cui è nata. Oggi eravamo una moltitudine (4 kg di pasta per la pizza...). E' stata l'occasione per tanti incontri: alcuni veloci, altri scherzosi, altri decisamente seri e impegnativi, fino all'ultimo, con Marco, seduti in cucina a fare il bilancio di oggi, guardare avanti e fare progetti. (Fino all'ultima telefonata di L. quando ormai avevo spento la luce e pensavo di addormentarmi tranquillamente).
Una potenzialità di rapporti enorme, nata praticamente dal nulla.

domenica 13 marzo 2011

Senza parole



Una mail di P. ricevuta qualche giorno fa mi ha lasciato sbigottito e senza parola.
Mi racconta che pochi giorni fa la sua nipotina di 9 anni è morta per un male incurabile scoperto solo qualche mese fa.
Per due giorni ho sentito il peso di rispondere alla sua mail, per dirle tutta la mia vicinanza, mentre mi trovavo nell'impossibilità di dire qualsiasi parola che non fosse invadente, di troppo, inutilmente consolatoria.
Oggi finalmente le ho risposto, perché non potevo rimanere in silenzio, ma ho provato a usare parole che dicessero - nell'amicizia - tutto questo. 

sabato 12 marzo 2011

Morning has broken



Da quando ieri l'ho scoperta, non riesco a farne a meno. La canzone, nella versione cantata da Rita Sannia ed in quella originale, si sovrappone esattamente a quanto vivo in questi giorni.
Non è una semplice colonna sonora, ma qualcosa che sembra scaturire da dentro di me.
Da tempo una canzone non mi faceva questo effetto.


MORNING HAS BROKEN
- Cat Stevens -
Morning has broken, like the first morning
Blackbird has spoken, like the first bird
Praise for the singing, praise for the morning
Praise for the springing fresh from the word

Sweet the rain's new fall, sunlit from heaven
Like the first dewfall, on the first grass
Praise for the sweetness of the wet garden
Sprung in completeness where His feet pass

Mine is the sunlight, mine is the morning
Born of the one light, Eden saw play
Praise with elation, praise every morning
God's recreation of the new day

Morning has broken, like the first morning
Blackbird has spoken, like the first bird
Praise for the singing, praise for the morning
Praise for the springing fresh from the word 


L'ALBA E' SORTA
- Translation by Nausicaa -
L'alba è sorta, come la prima alba
L'uccello nero ha cantato, come il primo uccello,
Lodate il canto, lodate l'alba
Lodate la frescura che sorge dal mondo.

Dolce cade la nuova pioggia, luce dai Cieli,
Come la prima rugiada, sulla prima erba,
Lodate la dolcezza del giardino umido
Che nasce già completo dove i Suoi piedi si posano.

Mia è la luce del sole, mia l'alba,
Nata dall'unica luce che l'Eden vide giocare,
Lodate dal cuore, lodate ad ogni alba
La nuova creazione divina del nuovo giorno.

L'alba è sorta, come la prima alba
L'uccello nero ha cantato, come il primo uccello,
Lodate il canto, lodate l'alba
Lodate la frescura che sorge dal mondo.


venerdì 11 marzo 2011

Questo mio blog


Questo mio silenzioso blog mi sembra come il messaggio dentro a una bottiglia lanciata a mare aperto. Non so mai se e dove arriverà.
Questo mio silenzioso blog mi sembra come l'eco che risuona nella valle. Sembra una risposta, in realtà è sempre la stessa domanda che vaga senza trovare un approdo.


giovedì 10 marzo 2011

Luca


Oggi Luca mi ha stupito.
Ci siamo incrociati all'ingresso di scuola dopopranzo, durante i corsi di recupero.
Mi ha guardato e ha capito esattamente come stavo.
Sono rimasto di stucco di fronte alla sua schiettezza mista di innocenza.
E' stato l'unico. Eppure - pur essendoci tra noi un legame profondo - non ci vediamo spesso, non c'è tutta quella consuetudine che c'è con tanti altri.
Gli è bastato uno sguardo dietro al quale c'era tutta la sua amicizia.

mercoledì 9 marzo 2011

Tutti ritornano


Durante la stagione dell'amore mi capita di stare un po' più da solo. I miei giovani amici sono tutti impegnati nelle loro questioni di cuore: chi implicato direttamente, chi a sostenere qualche amico o amica, o a fare da mediatore in qualche storia tutta da costruire.
Questa libertà fa parte del tacito patto che vige tra noi: nessuna interferenza, nessuna imposizione, solo la libertà di essere amici, nei momenti migliori e in quelli peggiori, nella presenza e nell'assenza.
Qualcuno sempre molto vicino, sembra all'improvviso sparire dall'orizzonte, e anche quando è presente fisicamente, non c'è con la testa ed il cuore.
Ma poi, all'improvviso... tutti ritornano.
Oggi, nello stesso momento, il mio telefono ha iniziato a superlavorare. Mi chiamava P. da M., completamente in crisi. S. voleva fissare un appuntamento per parlare. M. mi scriveva le sue considerazioni dopo essersi prodigato, assai inutilmente, a conquistare C. E anche F. ci si metteva, ma questa volta di persona.
Tutti di nuovo qui, con qualche ferita da curare, e un grande bisogno di non sentirsi soli.

La stagione dell'amore


E' decisamente iniziata "la stagione dell'amore". Non per me, ma per molti miei giovani amici, che dopo la settimana bianca sono impegnatissimi sul versante sentimentale. Da quanto vedo capitare intorno a me, credo sia vero che con la primavera si risveglia qualcosa nel cuore delle persone, diversamente è difficile spiegare tanto attivismo su tutti i fronti.
Li guardo con molta simpatia questi miei giovani amici alla ricerca dell'amore. Li guardo con molta curiosità quando li vedo "organizzare" le loro questioni di cuore quasi fosse qualcosa da comprare o mercanteggiare, con tanto di mediatori in grande azione. Non mi faccio vedere, scuoto la testa tra me e me e penso: "purtroppo non durerà, e qualcuno ne patirà". Non intervengo mai, se non quando sono sollecitato a farlo, e anche in quelle occasioni sto in punta di piedi: non ci sono risposte da dare, ognuno deve trovare le sue. Cerco di dire solamente che solo nell'autenticità, nella libertà e nella spontaneità della vita si può trovare qualcosa che vale.

Cinque chiavi per il futuro


La mia visita domenicale alla Feltrinelli di Genova ha fruttato finalmente qualche libro appassionante, dopo un lungo periodo di letture non soddisfacenti.
Si tratta di "Cinque chiavi per il futuro", di Howard Gardner. Conoscevo la sua teoria sulle intelligenze multiple per averla incrociata in varie occasione durante i miei studi, ma è la prima volta che leggo un suo libro.
Qui Gardner parla di cinque modalità dell'intelligenza essenziali per affrontare il futuro: l'intelligenza disciplinare, sintetica, creativa, rispettosa, etica.
Sono solo all'inizio, ma la lettura si annuncia decisamente interessante.


giovedì 3 marzo 2011

Arrabbiato


Non sono facile alle arrabbiature, per questo sono più sensibile e vulnerabile quando mi capita.
E' una delle occasioni in cui mi sembra di cadere nel buco di cui parlavo nel post precedente.
Ultimamente mi è capitato più volte, l'ultima poche ore fa.
In genere mi sento colpevole, dopo essermi arrabbiato, anche quando ho le mie ragioni. Considero - credo sbagliando - una sconfitta ogni arrabbiatura, anche perché è una perdita di controllo e per me il controllo su me stesso rappresenta sempre qualcosa di fondamentale.
Ma perché oggi mi sono arrabbiato? Cosa era questa rabbia che montava e che poi si è espressa in una telefonata che voleva partire cortese e che non ha fatto altro che lasciare uno strascico di irresolutezza?
Spesso mi arrabbio perché mi pare di avere subito un torto - così era oggi - di essere stato privato di una mia prerogativa, di qualcosa di "mio". Ma dietro la rabbia oggi ho letto anche una venatura di "vendetta": l'occasione per esprimere il malcontento a persone verso le quali ho sempre cercato di superare un fastidio, un'antipatia, un mio sentirmi decisamente dall'altra parte rispetto a loro.
Per queste sfumature il sentimento non mi appare nobile. Tant'è... mi sono arrabbiato, e non mi è ancora passato e rimugino tra me e me le parole che vorrei ancora dire ma che non hanno un destinatario... una sorta di "furia". Non è l'episodio in sé che mi fa arrabbiare, ma tutta la costellazione di significati che io ci ho messo sopra. Alla fine sono sempre io a determinare quanto mi accade, a riempire di significato gesti e situazioni (niente è in realtà inevitabile, oggettivo, categorico).
Ma arrabbiarsi è umano, e forse permetterlo, di tanto in tanto, è una medicina.

mercoledì 2 marzo 2011

Non cadere nel buco



Questo pomeriggio ho rischiato di cadere in un buco. Non sono inciampato, ma mi è accaduto che un evento, piuttosto secondario, rischiasse di farmi leggere negativamente tutto quanto accaduto la settimana scorsa.
Mi sono reso conto che tante volte un particolare minore, ma carico emotivamente, mi fa deformare la realtà, impedendomi di vederla nella sua globalità.
Per fortuna me ne sono reso conto, e ho deciso di non permettere quello che alcuni psicologi chiamano "effetto alone".

Il mondo è più bello a 360 gradi.

martedì 1 marzo 2011

Una cosa che ho imparato da Silvia



Ogni cosa - anche bella - porta con sè qualcosa di incompiuto.
Mi è capitato durante la settimana bianca.
Un incomprensione ha generato un equivoco con una persona, che è stato poi impossibile chiarire.
Mi è tornata in mente Silvia. Anche con lei mi era capitata una cosa simile: una leggerezza da parte mia, una promessa non mantenuta. Impossibile scusarsi, ero nel torto marcio, e lei me lo faceva notare.
Mi dispiaceva questa situazione, che mi pareva senza uscita. Come fare? Come farmi perdonare?
Le parole in questi casi non servono. Ho ricominciato lì dove avevo sbagliato, senza più fare promesse ho cercato di mantenerle. La risposta di Silvia non si è fatta attendere, ed il filo si è riannodato, nonostante le migliaia di chilometri che ci separano (lavora in Brasile per due mesi e per due mesi torna a casa).
Non c'è altra strada anche questa volta. Ma forse è una strada sicura. Non faccio più promesse, cerco solo di mantenerle.