lunedì 23 maggio 2011

Dopo Roma



Ho passato il fine settimana a Roma con i ragazzi di II media che sabato faranno la Cresima. E' un viaggio che faccio ogni anno - insieme a tutte le parrocchie di Genova, quindi ogni volta qualcosa come 1200 ragazzi - ma questa volta, la quinta, è stato particolarmente bello.
Sarà stato l'affiatamento tra gli accompagnatori, o le bellissime giornate romane, o il programma questa volta piuttosto azzeccato, o i ragazzi particolarmente simpatici, o forse tutto insieme, ma sono tornato a casa non solo contento, ma anche in buone condizioni (nonostante la scarsità di sonno ovvia in queste occasioni).
Sul nostro autobus c'era anche un altro gruppo, più piccolo del nostro, con un unico ragazzino col quale ho fatto amicizia. Un personaggio un po' speciale, che conosce Enzo Bianchi e Moni Ovadia, col quale era possibile fare delle conversazioni profonde, mentre giocava alla PES.
Oggi è anche la ricorrenza della strage di Capaci, e non voglio lasciare passare la giornata senza un pensiero riconoscente verso Giovanni Falcone. A suo tempo ero rimasto affascinato dal suo libro "Cose di cosa nostra", che considero un piccolo capolavoro. Mi colpisce quando una persona continua - dopo la sua morte - ad essere così presente e viva.
Un anno fa si concludeva la saga di Lost. Non sembri superficiale o dileggiante questo accostamento. In queste settimane ho ripreso a guardarne la seconda serie, rimanendo affascinato dalla possibilità di creare oggi un'opera così complessa, e così semplice allo stesso tempo. Mille rivoli, coincidenze, intrecci, colpi di scena, ma in realtà un'unica costante rappresentata da Desmond. E chi ha visto Lost capisce subito cosa significhi, cosa ci sia al centro di Lost: un'energia straordinaria, una luce immensa, una compassione tra gli uomini oltre ogni steccato e divisione.

sabato 14 maggio 2011

Dove mi sembra di essere



La corrispondenza fitta con P. di questi giorni mi porta molto a pensare dove mi pare di essere in questo momento. Oggi è ricomparso nella sua evidenza per me un racconto di Buzzati, i sette messaggeri, con il suo finale "struggente".
Ecco dove mi pare di essere. Tutto il racconto lo dice, ma le ultime righe mi tolgono il fiato.

Un'ansia inconsueta da qualche tempo si accende in me alla sera, e non è più rimpianto delle gioie lasciate, come accadeva nei primi tempi del viaggio; piuttosto è l'impazienza di conoscere le terre ignote a cui mi dirigo.
  Vado notando - e non l'ho confidato finora a nessuno - vado notando come di giorno in giorno, man mano che avanzo verso l'improbabile mèta, nel cielo irraggi una luce insolita quale mai mi è apparsa, neppure nei sogni; e come le piante, i monti, i fiumi che attraversiamo, sembrino fatti di una essenza diversa da quella nostrana e l'aria rechi presagi che non so dire.
  Una speranza nuova mi trarrà domattina ancora più avanti, verso quelle montagne inesplorate che le ombre della notte stanno occultando. Ancora una volta io leverò il campo, mentre Domenico scomparirà all'orizzonte dalla parte opposta, per recare alla città lontanissima l'inutile mio messaggio.

Qui si trova il racconto integrale

giovedì 12 maggio 2011

Una settimana che scivola via


Questa settimana mi sta scivolando via senza che riesca a fare tutto quello che vorrei.
Capitano queste settimane non particolarmente esaltanti.
Ci vuole pazienza.

domenica 8 maggio 2011

Giornata lunghissima


Oggi giornata lunghissima (direi fine-settimana lunghissimo), quasi senza pause. La processione, però, almeno quella, sono riuscito ad evitarla!

sabato 7 maggio 2011

Questa settimana


Questa settimana ho perso il ritmo del post quotidiano: le giornate sono piene e arrivo a sera troppo stanco per scrivere. Eppure ne vale la pena: il momento del post è sempre un momento retrospettivo e mi aiuta a valorizzare quanto mi è accaduto nella giornata.
Oggi ci sarebbero tante cose da dire. Ma quando, pochi minuti prima delle 18.00, ho parcheggiato la macchina vicino alla chiesa di sant'Ilario, la vista mozzafiato mi ha travolto in un attimo di indicibile meraviglia.

lunedì 2 maggio 2011

Un po' di ordine tra le cose di oggi



Oggi:
- ho dedicato un po' di tempo ai "Piccoli tesori di Olivander", una nuova creazione in vista del mercatino di primavera che, se tutto va bene, faremo sabato
- ho fatto una video-youtube-lezione di inglese 
- ho fatto compresenza con la collega di storia dell'arte nell'ambito del progetto Arte-Religione
- ho studiato con Chicco, e forse la salvezza è alla nostra portata
- ho dedicato tempo a rispondere a un po' di messaggi
- ho letto un po' di pagine dal libro della Mastrocola "Togliamo il disturbo" (rendendomi conto che la penso in modo quasi opposto a lei, mentre pensavo di trovare un libro completamente diverso)
- ho avuto un dopocena tranquillo, ma ho anche avuto lo spazio per una certa arrabbiatura
- ho preparato il volantino per il campo estivo, e mi piace molto
- ho capito come funziona la batteria a energia solare