domenica 31 marzo 2013

31 marzo


Da ieri pomeriggio - dopo giorni di pioggia battente - il cielo si è aperto, regalandoci una bella giornata di Pasqua.
Poco fa sono rimasto colpito dalla frase di un giornalista, che commentava la prima pasqua di Francesco:
Accorciare i discorsi, allungare gli abbracci.
La faccio mia in questo giorno molto bello. 

sabato 30 marzo 2013

30 marzo. Nelle periferie, o anche al centro del villaggio



Oggi alla fine di un colloquio molto interessante con una persona, mi sono tornate in mente queste parole di Bonhoeffer. Il centro del villaggio di cui lui parla, mi sembra tanto corrispondere alle periferie di cui parla Francesco in questi giorni. Per chi, come una certa chiesa, si è allontanata dagli uomini, il centro del villaggio, dove si vive e ci si incontra, è diventato una periferia da ri-abitare.

Le persone religiose parlano di Dio quando la conoscenza umana (qualche volta per pigrizia mentale) è arrivata alla fine o quando le forze umane vengono a mancare – e in effetti quello che chiamano in campo è sempre il deus ex machina, come soluzione fittizia a problemi insolubili, oppure come forza davanti al fallimento umano; sempre dunque sfruttando la debolezza umana o di fronte ai limiti umani; questo inevitabilmente riesce sempre e soltanto finché gli uomini con le loro proprie forze non spingono i limiti un po’ piú avanti, e il Dio inteso come deus ex machina non diventa superfluo; per me il discorso sui limiti umani è diventato assolutamente problematico (sono oggi ancora autentici limiti la morte, che gli uomini quasi non temono piú, e il peccato, che gli uomini quasi non comprendono?); mi sembra sempre come se volessimo soltanto timorosamente salvare un po’ di spazio per Dio; – io vorrei parlare di Dio non ai limiti, ma al centro, non nelle debolezze, ma nella forza, non dunque in relazione alla morte e alla colpa, ma nella vita e nel bene dell’uomo. Raggiunti i limiti, mi pare meglio tacere e lasciare irrisolto l’irrisolvibile. La fede nella resurrezione non è la “soluzione” del problema della morte. L’“aldilà” di Dio non è l’aldilà delle capacità della nostra conoscenza! La trascendenza gnoseologica non ha nulla che fare con la trascendenza di Dio. È al centro della nostra vita che Dio è aldilà. La Chiesa non sta lí dove vengono meno le capacità umane, ai limiti, ma sta al centro del villaggio. Cosí stanno le cose secondo l’Antico Testamento, e noi leggiamo il Nuovo Testamento ancora troppo poco a partire dall’Antico.

D. Bonhoeffer, Resistenza e resa, Paoline, Milano, 1988, pagg. 348-350

venerdì 29 marzo 2013

29 marzo. La crocifissione bianca


Marc Chagall - Crocifissione bianca (1938)


«Vedete – […] – non hanno mai capito Gesù, uno dei nostri rabbi più compassionevoli. Quando escono dalla messa mattutina non hanno compreso ciò che hanno visto, hanno confuso tra il crocifisso e il vitello d’oro». (M. Chagall)


giovedì 28 marzo 2013

28 marzo. La guida




Che papa Francesco mi piaccia e fuori di dubbio e evidente a chi anche di sfuggita sia capitato nel mio blog, nel mio profilo fb o twitter in questo ultimo mese.
I motivi per cui mi piace e mi interessa sono forse meno evidenti.
Dietro il clamoroso successo mediatico di quest'uomo ci sono delle cose molto normali, ma non per questo scontate, molto ovvie, ma non per questo poste finora in evidenza in questo modo.
Mi piace che finalmente che il Vangelo appaia amico dell'uomo, che le parole di amicizia e misericordia di Gesù riprendano il centro della scena attraverso gesti e parole immediate.
Mi piace che - come ben spiegato da Bergoglio in una intervista rilasciata da cardinale - non abbia bisogno di affermare continuamente la sua identità, i suoi titoli, il suo status: l'autorevolezza viene dalla vita e chi ha troppo bisogno di fare appello al suo ruolo ha una autorità e identità debole, al contrario di quest'uomo.
Mi piace che seguendo le sue parole quotidiane (l'omelia improvvisata che ogni prete fa davanti al vangelo quotidiano in 2-3 minuti) sia possibile fare un cammino, scendere nel concreto della vita, farsi domande immediate sul nostro modo di essere cristiani.
Mi piace che non faccia progetti e discorsi a tavolino, ma prenda alcune decisioni e le metta subito in atto, dando potere all'azione.
Mi piace che sia un gesuita di più di 70 anni: conosco tanti gesuiti, e so che nessuno come loro mette in gioco tutta la sua persona in un processo di crescita continuo - grazie al percorso ignaziano - che tocca cuore, mente, affetti, scelte...
Per questi motivi mi piace e lo segua. E il fatto che piaccia a tante persone non mi dispiace affatto.

lunedì 25 marzo 2013

25 marzo. Molte cose importanti


Oggi è un giorno pieno di cose importanti.
E' iniziata la settimana santa.
E' il giorno del compleanno di mio padre Giovanni: oggi sarebbero 89 anni.
E' il giorno della morte di p. Felice: 7 anni fa.
Questa sera, al tramonto, inizierà la grande festa di Pesach, la pasqua ebraica.

domenica 24 marzo 2013

24 marzo


La giornata era praticamente conclusa quando è arrivata C. con una sua amica. Una visita inattesa ma molto gradita. Così abbiamo chiacchierato a lungo e si è fatto tardi. Ma stare insieme ai propri amici è incredibilmente piacevole e rilassante. Solo alla fine, mentre andava via, mi sono reso conto che eravamo alla vigilia della grande festa di Pesach e la presenza di C. (che sta riscoprendo in questi anni le sue radici ebraiche) mi è apparso in modo speciale un dono inatteso.

sabato 23 marzo 2013

23 marzo. Varca la tua porta


Temple Grandin è stata la protagonista del percorso in preparazione alla Pasqua che ho fatto nei giorni scorsi con tutti i ragazzi della scuola.
Il percorso era incentrato sul senso della Pasqua come "passaggio".
Si partiva dalla "pasqua della natura": il succedersi delle stagioni e il grande passaggio della primavere. Le immagini della natura erano accompagnate dalla canzone di Elton John "Il cerchio della vita".
Il secondo livello era la "pasqua ebraica": il passaggio del Mar Rosso come evento di liberazione. Le immagini erano quelle dello sceneggiato - il più bello tra i film dedicati a Mosé - degli anni 70, con Burt Lancaster.
Il terzo livello era la "pasqua cristiana": il passaggio di Gesù dalla morte alla risurrezione. Le immagini erano quelle - cruente ma in questo caso utili ed efficaci - di The Passion, che introducevano quella che per me è l'unica scena per cui vale vedere questo film: la Resurrezione, con l'apertura improvvisa della porta del sepolcro e l'irrompere della luce.
Questa immagine della porta del sepolcro aperta, introduceva all'ultimo livello, il quarto:
la "mia pasqua". Ci sono tante porte da varcare nella vita, una in particolare da varcare oggi.
Le immagini, brevissime ma secondo me straordinarie, del film "Temple Grandin" lasciavano a ciascuno questo passaggio da compiere.

23 marzo. Lieve recupero


Una giornata per recuperare.

giovedì 21 marzo 2013

21 marzo. Casa di rondine ha voce di ritorno



Primavera
Lentamente assaporo
della sera i liquidi profumi.
Evanescenti rivi dell’adolescenza
vanno
fluiscono
verso porti senza volto
con i fragili remi del ricordo.
E il sangue ha scatti nuovi
e le foglie un tremore tortuoso
di veleni dolci e forti come oblio.
Casa di rondine ha voce di ritorno.
Giovanni Corona

(Seguo Anna e anche io pubblico questo piccolo capolavoro di Giovanni Corona)

21 marzo


La primavera in questi giorni è nel vento, nelle ore che passano veloci.
(In questi giorni dimentico molte cose)

mercoledì 20 marzo 2013

martedì 19 marzo 2013

19 marzo


Mi piacciono le parole usate da Francesco nel giorno dell'inizio del suo ministero.

sabato 16 marzo 2013

16 marzo.


Sono giorni di una sorta di euforia generale. Papa Francesco ha creato un clima nuovo, una fiducia, un'attesa positiva, una gioia che si diffonde. Fa impressione, per esempio, leggere le cronache sul papa di Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere noto per la sua vena tagliente.
Ma cosa ha fatto di così speciale quest'uomo?
E' bastato pochissimo: un sorriso, una battuta, uno sguardo, una parola di affetto e di misericordia, qualche scelta semplice, quasi banale, ma controcorrente.
Ma c'era una sete tale (anche dentro di me) che tutto questo è apparso straordinario.
E' bellissimo che la chiesa istituzionale possa finalmente apparire così bella.
La gioia di questi giorni ci fa comprendere meglio l'aridità in cui eravamo caduti, il fosso dentro cui la chiesa (istituzionale ma non solo) si era buttata.
Bastano questi pochi giorni, qualunque cosa accada domani, per dire che è possibile.

venerdì 15 marzo 2013

15 marzo. Abbraccia e ride


Ride di gusto, abbraccia, bacia, accarezza i bambini e anche i cani, gesticola, improvvisa, fa battute, esprime affetto e calore. In modo del tutto naturale.
Questo è straordinario. Non c'è vangelo senza umanità.

giovedì 14 marzo 2013

14 marzo. La rivincita


Vivo intensamente la novità che irrompe. Con stupore, meraviglia.
Cose che ho sempre desiderato, e che meravigliosamente si realizzano in un modo del tutto inaspettato.
Confesso che - senza astio - vivo questi giorni come una piccola-grande rivincita personale.

mercoledì 13 marzo 2013

13 marzo. Francesco



Il mio desiderio era di avere come papa un Paolo VII o un Francesco. Ma non potevo immaginare che questo desiderio potesse realizzarsi in questo modo così bello e liberante. L'irruzione di Francesco nella chiesa di oggi è una delle notizie più liete che abbia mai ricevuto.

martedì 12 marzo 2013

12 marzo. Prendersi cura: il gesuita


Non mi piacciono in confessionale, anche se riconosco loro una certa utilità nel permettere l'anonimato o la discrezioni, o una certa distanza utile in casi delicati.
Tuttavia non mi piacciono, ma periodicamente me ne servo.
Lunedì, dopo la visita oculistica, dal momento che ero in centro ne ho approfittato andando nella Chiesa del Gesù.
Ho aspettato poco convinto - mi mette ansia qualsiasi fila debba fare - e il fatto che la tirasse per le lunghe non era di buon auspicio.
E invece, quando sono entrato e ho trovato tra me e il gesuita una grata che impediva ogni contatto oculare, le cose sono andate diversamente. Pochi minuti, ma una grande accoglienza, alcune parole davvero belle e non scontate. Tante volte mi sono preso cura delle persone in situazioni analoghe ma questa volta il gesuita si prendeva cura di me. E ho toccato con mano anche che è vero che con la stessa misura con cui misuriamo, saremo misurati.

lunedì 11 marzo 2013

11 marzo. Prendersi cura: l'oculista


Questo pomeriggio sono stato dall'oculista. Ne ho conosciuti tanti nella mia vita. Questa volta si trattava di un signore di mezza età, gentile nei modi, pacato. Mi ha fatto una visita accurata, ha risposto a tutte le mie domande e risolto alcuni problemi, dandomi delle indicazioni che mai nessuno prima mi aveva dato.
Mi ha fatto piacere incontrarlo. E' importante avere qualcuno che si prenda cura di noi. 

domenica 10 marzo 2013

10 marzo. Gli occhi del Padre


Il celebre quadro di Rembrandt dedicato al ritorno a casa del Figliol prodigo è uno dei miei preferiti. E' straordinario come l'arte possa aiutare la comprensione del Vangelo attraverso la potenza delle immagini. Oggi ho scoperto un particolare del dipinto che non conoscevo: il Padre è cieco. Il continuo scrutare l'orizzonte nell'attesa del figlio ne ha consumato gli occhi. C'è qualcosa di grandioso in questa cecità.

sabato 9 marzo 2013

venerdì 8 marzo 2013

8 marzo. Libri


Nei momenti liberi passo il tempo a registrare decine di libri su comprovendolibri.it.
Sono rimanenze degli ultimi anni, libri scolastici nuovi, dimenticati nei vari angoli della casa.
Un piccolo capitale che può diventare risorsa per piccoli progetti.

giovedì 7 marzo 2013

mercoledì 6 marzo 2013

lunedì 4 marzo 2013

4 marzo. Il grillino che c'è in me


Come premessa devo dire che trovo orribile il termine "grillino": lo uso qui giusto per capirci.
In questi giorni ho trovato una particolare (strana?) consonanza tra le modalità che il Movimento 5 stelle sta portando avanti in rapporto alla politica tradizionale, e alcune mie scelte di rottura fatte esattamente sette anni fa. Allora si trattava di uscire fuori da un sistema a mio avviso "malato", "storto", nel modo più coerente possibile, assumendomi completamente le responsabilità di quanto facevo. Oggi vedo lo stesso tentativo, in una scala e in proporzioni molto diverse, e non posso che guardarlo con una estrema simpatia.
Non so se riuscirà, se queste persone saranno capaci, coerenti, se siano all'altezza del compito. Forse mi deluderanno, forse sarà l'ennesimo tentativo a vuoto. Però in questo momento, ad oggi, spero fortemente che qualcosa cambi davvero, malgrado Grillo e i grillini.

(P.S.
naturalmente l'implicita citazione di "Change" non è per niente casuale).

Paul Watzlawick, John H. Weakland, Richard Fisch del "Mental Research Institute" di Palo Alto. - CHANGE. Sulla formazione e la soluzione dei problemi - 1974

domenica 3 marzo 2013

3 marzo. A Gesù sarebbe piaciuto


«O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?»(Lc 13)

Credo che a Gesù sarebbe piaciuto moltissimo "Il ponte di san Luis Rey".

sabato 2 marzo 2013

2 marzo. Una settimana, cioè un secolo dopo


Non è passata neanche una settimana dagli ultimi eventi: il risultato elettorale, lunedì, la fine del pontificato di Benedetto XVI giovedì, eppure mi sembra passato un secolo.
Nel "piccolo" dell'Italia, nel più grande della Chiesa Cattolica questi due fatti sono stati travolgenti, con un effetto destabilizzante appena iniziato. Credo che questa destabilizzazione, per quanto incerta, per quanto preoccupante, sia da preferire allo status quo nel quale abbiamo vissuto per troppi anni.

venerdì 1 marzo 2013

1 marzo. L'ora di Watzlawick


Faccio una premessa: non ho votato per Grillo e non ho preso in considerazione neanche per un attimo di farlo. Circa una decina di anni fa avevo seguito con interesse le sue idee (avevo anche comprato il libro + DVD di uno dei suoi spettacoli), ma poi mi ero disaffezionato. Pur avendo un amico convintamente grillino, nei mesi scorsi mi sono completamente disinteressato del Movimento 5 stelle, a cui non ho mai dato molto credito. Detto questo, il successo del M5S per me è stato un evento chiave, un vero e proprio insight. Mi ha mostrato come io fossi perfettamente "dentro" questo sistema, pur vagheggiando di cambiarlo.
Ora Grillo - che piaccia o no lui e il suo programma, parlo qui di modalità, comportamenti, strategie - combatte quello stesso sistema, ma lo fa - coerentemente - da fuori.
Chi come me si sente straordinariamente debitore a Paul Watzlawick, sa bene cosa sia il vero cambiamento, quello che cambia veramente le cose, non il falso cambiamento con cui ci illudiamo di farlo. Sa che il cambiamento arriva sempre da fuori sistema e lo rompe. Sa che non c'è nessun modo di interrompere i giochi psicologici (e qui un altro grande maestro è Eric Berne) se non quello di smettere di giocare.
Ecco, è semplicemente questo che continua a fare Grillo, e che tutti i suoi oppositori e detrattori non capiscono. E' semplicemente coerente: se non agisse in questo modo la sua scommessa verso un possibile cambiamento sarebbe già sconfitta.
Non è pazzo, populista, tatticista... (pensatelo pure, se credete): è semplicemente coerente - nel suo modo di agire - con il suo obiettivo.
Da parte mia, da lunedì, lo guardo con occhi diversi, mi è più facile comprenderlo e trovare dei punti di contatto con lui. Gli sono grato perché ha aperto dentro di me nuove prospettive, e anche perché grazie a lui mi diverto molto a vedere le reazioni - queste sì assurde e ridicole - che vengono da destra e da sinistra in nome di responsabilità, governabilità, serietà... da persone che hanno semplicemente paura del vero cambiamento.
Ora la sfida non è compiuta una volta che si è distrutto un sistema sbagliato, ma quando si è costruito un sistema nuovo, più giusto, equo, solidale. La strada è in salita. Ma il primo passo è cambiare davvero le proprie categorie. E' l'ora di dare spazio al Watzlawick che c'è dentro di noi.