giovedì 2 dicembre 2010

L'insesorabile clessidra


Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti. (Lc 12,3).
Mi risuona spesso questa frase del Vangelo di Luca, mentre seguo con divertimento le rivelazioni di wikileaks. Di per sé si tratta di un evento escatologico, che sia arrivata la fine del mondo?
Non so se Assange si sia macchiato realmente dei reati a sfondo sessuali che gli vengono attribuiti. Sarei più propenso a credere che si tratti di un modo di screditare un personaggio divenuto scomodo.
Ciò che egli ha compiuto è qualcosa - al di là del giudizio morale che si voglia dare - assolutamente geniale. Sta scardinando un intero sistema - quello del potere, dei grandi della terra - fondato sulla menzogna, sull'ipocrisia, sul doppio gioco.
L'immagine della clessidra nel sito che rivela col contagocce quanto gli americani realmente pensavano del mondo, è veramente interessante. Le rivelazioni avvengono poco per volta, senza fretta. Quando l'opinione pubblica sembra essersi ormai distratta, quando gli uomini politici pensano-spearano che il peggio sia passato... ecco un'altra rivelazione, molto più compromettente della precedente. Uno stillicidio, una tortura: per gli americani che sanno quanto, giorno per giorno, diventerà di pubblico dominio; per tutti gli altri potenti che non sanno fino a che punto gli americani si siano spinti nei loro impietosi giudizi, e non immaginano di trovare tra le loro fonti amici e consiglieri fidati.
Un cortocircuito senza precedenti.
Mi ha fatto veramente sorridere la foto di Hilary Clinton con Silvio B., nel vano tentativo di cancellare con una immagine i giudizi impietosi della diplomazia americana nei confronti del nostro presidente del consiglio. Poche ore dopo dalla clessidra di wikileaks venivano fuori giudizi ancora più pesanti, questa volta con due padri nobili, due persone estremamente vicine a B.
Il fatto è che nessuno può negare l'autenticità di questi dispacci, per cui i tentativi di affermarne l'inattendibilità diventano comici e assolutamente risibili.
Il sistema dei potenti non cambia: allo sgretolamento di un sistema fondato su una doppia comunicazione (ufficiale e falsa, informale e vera), reagisce con nuova ipocrisia. Penso che dentro certe stanze in queste ore si stiano consumando rotture insanabili, cortocircuiti inimmaginabili, che verranno negati anche quando saranno  evidenti ai più.
Non so come andranno a finire le cose, eppure io credo che quest'operazione, facendo implodere un mondo falso, faccia solo del bene. Il domani - fossero anche macerie - sarà meglio di oggi.
Mi viene in mente anche un 'altra storia: parla di una casa costruita sulla sabbia.

1 commento: