martedì 20 settembre 2011

Zattera


Don Zattera, sazio di giorni (96 anni e mezzo) ha finito la sua corsa. E' stato per me un grande amico. Insieme a mio padre e a Felice, lo considero una delle persone più importanti, che ha inciso di più sulla mia vita.
Per undici anni, a Grottaferrata, ci siamo frequentati con assiduità. Quando l'ho incontrato la prima volta aveva 80 anni, ma una vitalità straordinaria, insieme a una grande lucidità, memoria, attenzione all'altro.
A me sembrava di essere uno dei suoi migliori amici, e so che molti altri penseranno la stessa cosa di lui, tanto era capace di stabilire relazioni autentiche, profonde, ma anche leggere e piacevoli. La sua risata rassicurante è stata mille volte la migliore medicina per quei piccoli mali che talvolta vorrebbero inquinare la nostra vita.
In questi ultimi anni non ci siamo sentiti spesso, ma bastava una telefonata per rinverdire un rapporto che ormai - per me - era già al di fuori dello spazio e del tempo. Un anno fa gli avevo scritto una lettera, obbedendo ad una spinta interiore. Pochi giorni dopo ecco la sua risposta: una lunga lettera affettuosa, scritta a mano, con il suo italo-brasiliano inconfondibile, ricca di notizie e di tracce preziose del suo animo ormai completamente semplice.
Pur essendo un uomo saggio, era estremamente concreto, radicato a terra, e completamente evangelico.
Oggi non sono stato triste neanche per un attimo quando ho saputo della sua morte, ho provato invece una grande tenerezza, e mi sono sentito molto più sicuro, molto più protetto e guidato da una presenza amica.

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