domenica 6 maggio 2012

La macchina del tempo


Ieri sono entrato in quella prodigiosa macchina del tempo che è internet. Macchina implacabile. Digiti su google il nome di un amico che non rivedi da anni, di un compagno delle medie o del liceo, così come lo ricordi in quel tempo passato, e nello spazio di qualche decimo di secondo google te lo restituisce così come è oggi, con tanto di foto, curriculum, informazioni le più varie. E' un gioco che ho fatto qualche altra volta, ma ieri è stato diverso. Google è stato spietato. Quando mi è venuto in mente il nome di un compagno del liceo, la rete mi ha restituito la foto di un ultraquarantenne un po' calvo e grigio, in pubblica ricerca di una dolce metà 20-30enne.
Confesso che ci sono rimasto male, ripensando a come era bello e brillante in quel tempo. E' stato un piccolo schok, perché sono entrato in un gioco di specchi nel quale a un certo punto mi sono visto anche io. E' stato un vortice: ieri e oggi, magari domani e dopodomani. E' strano questo rapporto con il nostro passato, con la nostra immagine di bambini e ragazzi. Ed emergeva quel mondo dei desideri realizzati o perduti, delle mille vite parallele che avrebbero potuto essere se... vite che forse un giorno ci saranno restituite tutte. E c'è questo presente che non sarebbe senza ogni secondo di quel passato.


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