martedì 12 giugno 2012

La misura


Finiti gli scrutini. Nel complesso sono soddisfatto: insieme ad alcuni colleghi sono riuscito a portare a casa diversi risultati utili per molti ragazzi. Tuttavia l'esperienza degli scrutini è sempre motivo di riflessioni sulla classe insegnante. Tutti bravissimi e degni di stima i miei colleghi (lo dico senza ombra di ironia), tuttavia, nel momento delle valutazioni fanno emergere, secondo me, un lato non molto piacevole. Questi scrutini diventano l'ora del giudizio, sembra che dal cielo venga una precisa necessità di giustizia: nessuna indulgenza, il criterio del "non se lo merita" diventa un confine invalicabile. Sarà. Io però, da parte mia, ho rimesso a fuoco uno dei punti cruciali della mia vita: preferisco sbagliare per essere stato troppo indulgente, piuttosto che farlo per eccessiva severità.
Memore di un famoso detto "con la misura con la quale misurate, sarete misurati".

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