domenica 27 febbraio 2011

Una casa da adottare


Sono tornato nella bellissima casa di Chezal dopo due anni. La casa è molto bella, con i suoi spazi interni e con i tipici balconi in  legno di montagna. Tuttavia mi è stato subito chiaro che - per tutta una serie di eventi - la casa era in stato di abbandono. Non tanto nel senso materiale, quanto per il fatto che nessuno in questo momento se ne occupava. Una casa così bella lasciata a se stessa... mi è parso un assurdo.
Abitandoci per una settimana con i miei 36 compagni di settimana bianca, giorno per giorno la casa è diventata sempre più mia: ho cercato di curarla, e intanto mi mi sembrava di rispondere ad un'attesa, ad un bisogno di cura, di affetto.
Ho passato diverse ore nella notte tra giovedì e venerdì a pulire la cucina, e giovedì mattina - con l'aiuto di tutti - l'abbiamo rimessa a nuovo. Anche le case hanno un'anima.

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