sabato 21 gennaio 2012

Ancora Lost


Ho ripreso a guardare sistematicamente Lost e a scrivere il mio blog da dove mi ero fermato a maggio (gli inizi della seconda stagione). Finalmente si sono liberati alcuni spazi nella mia settimana che mi permettono di dedicarmi a ciò che mi piace. Non ho mai abbandonato il progetto, ma aspettavo il momento opportuno per riprenderlo. Ora mi sembra anche di aver capito meglio la prospettiva nella quale voglio rivedere e rileggere le varie puntate. Su internet si trova tutto per quanto riguarda i contenuti di Lost nel suo livello immediato: riassunti dettagliatissimi degli episodi, fotografie di ogni particolare, spiegazioni di misteri, raccolta di dettagli infinitesimali. C'è molto meno però per quanto riguarda il livello più profondo di Lost:
  1. la struttura interna, l'approfondimento del percorso interiore fatto da ogni personaggio e dal gruppo insieme;
  2. il livello dell'immedesimazione personale: come mi scriveva Paolo su Twitter qualche giorno fa, Lost parla di ognuno di noi, racconta le nostre storie;
  3. la dimensione trascendente: Lost osa fare una rilettura della fede e delle religioni oggi, in particolare del cristianesimo, ponendo al centro della sua visione l'amore, la misericordia, la solidarietà che va oltre la morte.
L'ultima immagine di Lost è la luce: c'è una risoluzione di tutti gli infiniti intrecci drammatici che creano la complessità della saga. Ci possono essere alcuni misteri irrisolti, alcune soluzioni poco convincenti sul piano narrativo, alcuni errori (trascurabili, io penso, in un'opera così  ben articolata), ma Lost offre le sue risposte, propone chiavi di lettura, osa arrivare ad una fine, lasciando spazio alle diverse sensibilità, senza alcun dogmatismo.
Io trovo che tutto questo sia eccezionale, e che un'opera così bella non possa essere messa via troppo facilmente.
Lost è un viaggio interiore che si può fare in molti modi, non impone niente, ma permette - attraverso l'immedesimazione con i suoi personaggi a tutto tondo - di specchiare se stessi negli altri. È un percorso che continuo a fare, ma mi piace condividerlo.

1 commento:

  1. Con tutti i suoi difetti, Lost ha saputo raccontare qualcosa di assolutamente profondo e fondamentale. Penso che anche se é stato detto moltissimo su Lost, ci sia ancora moltissimo da scoprire. Ogni personaggio, ogni episodio, forse ogni dialogo contiene una sua interpretazione della realtà. Veramente, senza esagerare, credo che sia una delle opere artistiche piú ricche della nostra epoca.

    Paolo

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