martedì 12 marzo 2013

12 marzo. Prendersi cura: il gesuita


Non mi piacciono in confessionale, anche se riconosco loro una certa utilità nel permettere l'anonimato o la discrezioni, o una certa distanza utile in casi delicati.
Tuttavia non mi piacciono, ma periodicamente me ne servo.
Lunedì, dopo la visita oculistica, dal momento che ero in centro ne ho approfittato andando nella Chiesa del Gesù.
Ho aspettato poco convinto - mi mette ansia qualsiasi fila debba fare - e il fatto che la tirasse per le lunghe non era di buon auspicio.
E invece, quando sono entrato e ho trovato tra me e il gesuita una grata che impediva ogni contatto oculare, le cose sono andate diversamente. Pochi minuti, ma una grande accoglienza, alcune parole davvero belle e non scontate. Tante volte mi sono preso cura delle persone in situazioni analoghe ma questa volta il gesuita si prendeva cura di me. E ho toccato con mano anche che è vero che con la stessa misura con cui misuriamo, saremo misurati.

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